30/11/2021
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18:00
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24/06/2022
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20:00
VALUTAZIONE MEDICO LEGALE DELLA PARALISI CEREBRALE INFANTILE DA SOFFERENZA PERINATALE
corso FAD ECM 3,6 crediti
TRATTO DALLA REGISTRAZIONE INTEGRALE DEL WEBINAR DEL 27 MAGGIO 2021
attivo dal 15/06/2021 al 24/06/2022
Accreditato ECM per:
Medici Legali, Ginecologi, Ostetriche, Fisiatri e tutte le altre Professioni Sanitarie
tassa di iscrizione e. 30,00
ISCRIZIONE GRATUITA per tutti i SOCI FAMLI e per tutti coloro che hanno frequentato il Webinar on line il 27 maggio 2021
NUOVA ISCRIZIONE: CLICCA QUI PER COMPILARE IL MODULO ON LINE
UTENTE GIA’ REGISTRATO: CLICCA QUI PER ENTRARE NELLA PIATTAFORMA FAD
Relatori:
PANTALEO GRECO, Ginecologo – Ferrara
SERAFINA PERRONE, Neonatologa – Parma
SILVIA SASSI, Fisiatra – Reggio Emilia
NICOLA CUCURACHI, Medico legale, Consigliere FAMLI – Parma
MARIA LUISA TATARANNO, Neonatologa, Esperta di neuroimaging neonatale – Utrecht
I casi di Paralisi Cerebrale infantile (PCI), ipoteticamente riferibili una causa verificatesi nel periodo perinatale, rappresentati, nel novero degli eventi attribuibili a Responsabilità Professionale Medica, alcuni fra quelli che possono ai più elevati risarcimenti, anche di svariati milioni di Euro.
Inoltre possono essere casi di estrema difficoltà valutativa in relazione all’evidenziazione di carenze professionali e/o strumentali, alla dimostrazione del nesso di causalità fra condotte professionali censurabili e danni subiti dal neonato, alla quantificazione del danno sia per la quota non patrimoniale che patrimoniale ( in essa includendo le spese future da supportare).
A ciò si aggiungono non indifferenti questioni di ordine psicologico per i protagonisti della valutazione medico-legale relativa alla constatazione dello stravolgimento noto sperimentato dalle famiglie dei bambini portatori di Paralisi Cerebrale Infantile.
La Paralisi infantile è la denominazione con cui vengono definite alcune sindromi cliniche secondario della postura e disturbo non progressivo e unasione del cervello in fase di movimento e formare la causa più frequentata di disabilità motoria nell’infanzia.
Essa può essere conseguente ad una pluralità di cause e spesso vi è il concorso di più cause che possono agire anche in fasi successive (prenatale e perinatale);nel periodo perinatale condizioni a rischio sono costituite da prematurità grave, dismaturità, anossia cerebrale / emorragia cerebrale, azioni traumatiche sull’encefalo, squilibri elettrolitico / metabolici in epoca neonatale, ittero nucleare, sepsi neonatale.
la Paralisi Cerebrale Infantile sia una fattispecie patologica conosciuta da decenni e nonostante sempre maggiori cause di essa nel tempo individuate, emerge una frustrante stabilità nel tempo della sua prevalenza nella popolazione, soprattutto nel caso dei neonati di peso normale.
Ciò, nonostante l’adozione di sempre più accurate metodiche diagnostiche del benessere fetale fra cui la cardio-tocografia sulla quale si è riposta la maggiore fiducia / speranza (speranza, purtroppo, in parte frustrata).
Emerge quindi la, ai fini medico-legali necessità, identificare con la maggiore attendibilità possibile le cause di una condizione di Paralisi Cerebrale Infantile differenziando fra quelle pervenibili (potenziali prevenibili) e quelle prenatali (spesso inevitabili), documentare la presumibile epoca di insorgenza la durata ) di un insulto anossico perinatale, verificare la potenziale prognosi della condizione disabilitata, includere gli ausili di cui il minore avrà bisogno.
È un fine indispensabile un approccio multidisciplinare che coinvolga la figura del ginecologo (esperto in ostetricia), del neonatologo, dell’esperto in riabilitazione delle gravi disabilità infantili.
È d’altra parte parimenti indispensabile il ruolo del medico-legale in grado di interpretare i dati speciali in relazione alla doverosità dei comportamenti, l’interpretazione del nesso di causalità, l’evidenziazione di carenze documentali, alla quantificazione del danno.